Due anni fa avevamo visitato questo posto in un modo che ora come ora possiamo definire superficiale. Visitare i punti di interesse per i turisti non è affatto WILD. Questo anno abbiamo voluto fare di più, molto di più.
Il Grand Canyon è un posto che ci piace molto, ci piace tanto. Siamo entrati in questo parco naturale di notte, dopo una lunga sparata di svariate centinaia di km (presto pubblicheremo un video). La mattina, dopo una attenta valutazione delle possibili escursioni e seguendo scrupolosamente le indicazioni dei ranger abbiamo optato per il Bright Angel Trail. Questo sentiero ha 4 tappe, ognuna rispettivamente con 300 600 e 900 metri di dislivello, per poi lasciare gli esploratori ad una megatappa di 5 miglia roundtrip per raggiungere …..
Equipaggiati con N gatorades, frutta, panini, barrette energetiche e vestiti extra abbiamo iniziato l’escursione a 2100 metri di altitudine con una fresca temperatura di 25°C circa.
Dalle memorie di Augusto.
Ore 21:00
Scrivo da un posto particolare, dopo una camminata di 18 km giù per il Grand Canyon. Sulla riva del Colorado River sono circa le 21. Ho appena mangiato il panino della sera, superpaninazzo con ogni cosa dentro. Già che ci sono mangierò tra poco la seconda barretta energetica, o per lo meno ci proverò. Nel mentre che ho scritto queste due prime righe sono calate le tenebre più complete. Qui non c’è anima viva. A pochi passi da me c’è un rifugio piccolo con un quaderno delle firme dei temerari che sono arrivati qui, ed oggi non è passato nessuno.
Si sente solo il rumore del fiume, il mio compagno di avventure è dietro di me che schiaccia un riposino prima di ripartire verso la lunga risalita. I ranger dicono che nel round trip la salita richiede 2/3 del tempo, quindi dato che ci ho messo circa 7 ore a scendere, mi aspettano molte e molte ore di risalita e lunghe fatiche.
Partirò di notte per evitare il caldo di mezzogiorno, già ora al fiume ci sono almeno 25 gradi, più o meno siamo a 700 metri di quota; dobbiamo risalire fino a quota 2100 circa, è quindi una bella camminata. Sono invaso da insetti, ora mi metterò nuovo vape. I rumori degli insetti e degli animaletti è presente e forte, non riesco a distinguere gli animali ma dalle bacheche che ho trovato per strada non dovrebbero esserci grandi pericoli a parte un serpente che ha fatto del sentiero che devo percorrere il suo habitat preferito. Cercherò di stargli alla larga. I paesaggi visti fino ad ora sono splendidi e ripagano la fatica fatta fino ad ora ed anche quella che andrò tra poco a fare.
Vi saluto, inizio a prepararmi per la salita.
Ore 00:00
Aggiornamento: sono passate circa tre ore e mezza da quando ho intrapreso la salita ed ora mi trovo al rifugio di mezzo, a 900 metri dall’inizio del sentiero. Ho già attraversato il camping più in basso, dove ho fatto un video che vi mostrerò. Nella salita abbiamo incontrato un ranger che probabilmente sta facendo un giro di controllo. Una altra cosa curiosa che ho notato è una luce lampeggiante in cima al Canyon, dalla frequenza di accensione/spegnimento ipotizzo che sia un segnale morse. Ho provato a comunicarci utilizzando un programma installato sul dispositivo mobile dal quale sto scrivendo, dicendo che va tutto ok e che avrei proseguito la camminata.
Ore 02:00
La risalita è ancora lunga. I piedi si fanno sentire oramai da ore. Nel frattempo che scrivo le nuvole hanno lasciato spazio alla luna che sta splendidamente illuminando il Canyon. Sto riposando in uno dei punti di sosta lungo la valle, ho riempito le borracce d’acqua e fino ad ora penso di aver bevuto almeno 3 litri.
Ore 04:00
Ho appena intravisto l’imbocco del Bright Angel Trail, sono quasi alla fine. Oltre ai piedi anche le gambe fanno sentire lo sforzo della risalita.
Ore 04:40
Sono fuori dal Bright Angel Trail. Ho avvertito un inizio di crampi ad entrambe le gambe, fortunatamente non sono arrivati durante la salita. Il Grand Canyon è oramai storia!
Dopo questo piccolo riassunto on-the-hiking due parole sul viaggio. Abbiamo fatto su/giù per il Grand Canyon in una giornata, cosa NON CONSIGLIATA dai ranger ed ora possiamo dire che… hanno ragione. Le gambe anche se non si fanno sentire al momento saranno davvero stanche per i prossimi 2-3 giorni: mentre scrivo queste due righe del post, siamo fermi a Page vicino al Lake Powell dove finalmente dopo alcuni giorni abbiamo trovato una connessione wifi e non scherzo dicendo che ogni volta che scendiamo dalla macchina le gambe si fanno sentire tantissimo e sembriamo due 80enni . Abbiamo impiegato 7 ore per la discesa e 6 ore e mezza per la risalita: vi consigliamo di fare la discesa in un tempo simile al nostro ma di prendervi almeno il doppio delle ore per la risalita fermandovi molto spesso. Altra cosa: abbiamo iniziato la nostra discesa verso le 13 in una giornata nuvolosa (con pioggia il giorno precedente) per arrivare al Colorado alle ore 20 circa. In una giornata di questo tipo la temperatura dai 22°C dei 2100 metri si alza fino ai 35°C durante la discesa con punti dove il vento sembra non essere ancora stato inventato. La discesa in queste condizioni non è particolarmente difficile, in ogni caso portatevi acqua e patatine o qualcosa salato per recuperare i sali persi nella sudorazione (recuperate la guida dell’escursionista nei centri informazioni): 7 ore di discesa sono tanti e ginocchia e caviglie saranno messi a dura prova. Se avete scarpette da trekking, portatele (maledetto il momento in cui non ho voluto mettermi le Timberland – ndA), ci saranno alcuni corsi d’acqua da attraversare e sebbene non siano affatto profondi se vorrete avere i calzari asciutti dovrete attraversare a piedi nudi.
Se la discesa è dura, la salita lo è di più: tutta l’escursione avrà una pendenza regolare, non ripida ma nemmeno facile. Alcuni tratti con gradini fatti di legno poi costringeranno a fare un percorso stile “salita dalle scale” e le gambe probabilmente non gradiranno. Ci consigliamo di parlare durante la salita, di qualsiasi cosa, è un buon modo per passare il tempo e capire se il vostro compagno di viaggio sta rimanendo senza ossigeno nei neuroni (sparando cazzate insomma). La nostra risalita è iniziata alle 22 circa, quindi con il buio. Avevamo a disposizione due torce da circa 50 lumen ciascuna, abbastanza per illuminare a giorno il sentiero di fronte a noi: non c’è pericolo nel non vedere tutto, non ci sono animali pericolosi a parte il serpente del luogo, ma dovrebbe essere abbastanza facile da vedere ed inoltre non dovrebbe frequentare il sentiero (noi almeno non l’abbiamo trovato). La risalita di sera ha indubbi vantaggi: c’è poca gente (o nessuno, a parte i ranger che controllano e vi aiutano se c’è bisogno), c’è completo silenzio (a parte i rumori degli animali tipo grilli rane cicale ecc, sembra di essere in un documentario notturno) e soprattutto non fa caldissimo. Nella nostra discesa il sole si è solamente intravisto ma per quei pochi minuti che si è fatto vedere picchiava davvero ed è facile arrivare a 40° e passa. La notte porta fresco e quindi pensiamo che sia il momento migliore per risalire: nella fatica più assoluta non c’è tempo per guardare il panorama, fatelo durante la discesa e prendetevi tempo per la risalita nelle ore fresche.
Il Bright Angel Trail non è propriamente la passeggiata da tutti i giorni insomma, ma averla fatta ci lascia lo stampo BEWILD APPROVED : D
Note: troverete simpatici animaletti durante il viaggio… (disclaimer: i nomi degli animali sono inventati)
Lo scoiattolo morsicante: ne è pieno e non sono affatto timidi, anzi vi verranno a cercare speranzosi di cibo. Occhio che poi vi mordono i furbastri. Avvicinatevi ma non toccateli.
L’iguana timida: un po’ più grande di una lucertola, saltella ovunque ma sta da sola alla larga da voi.
Il cervo-mulo: timido anch’esso è facile avvistarlo soprattutto nei sentieri meno trafficati.
Animali ed insetti vari: alla sera escono fuori ragnetti, scarabei, formiche giganti, pipistrelli, libellule e altri.. non ci sono invasioni di zanzare, ma stando fermi vari moscerini vi ronzeranno attorno. Un po’ di repellente ed il gioco è fatto.
Vi lasciamo con alcune delle immagini che abbiamo scattato nella giornata!
Update: ecco un’altra parte del Grand Canyon, vicino al Lake Powell c’è il Horseshoe Bend. Inoltre uno spezzone di video fatto durante la discesa verso il Colorado River.