Rieccoci dopo un po’ di giorni di silenzio a parlare del nostro wild trip 2 – The U-turn into the wild.
Quest’oggi vi raccontiamo un po’ della simpatica cittadina di New Orleans, patria del jazz e del blues. Dovete, infatti, sapere che qui nacque Louis Armstrong, musicista nato in povertà ma presto diventato il massimo rappresentante del jazz dando così lustro alla sua città natale.
New Orleans ci accoglie con un caldo infernale che, pur non essendo minimamente paragonabile alla Death Valley, è comunque in grado di creare disagi se non equipaggiati con litri di acqua ed un cappello.
Parcheggiato il bestio puntiamo subito il centro di New Orleans dove ci accoglie un famoso festival jazz locale in cui si alternano cantanti e trombettisti veramente piacevoli da sentire. Tempo breve e siamo già immersi nell’atmosfera di questa cittadina un po’ retrò. Girare per i vicoli è veramente come fare un salto nel passato, le case hanno le facciate formate da balconate di legno cotto al sole e mai sostituito che, insieme a marciapiedi un po’ scassati e alla poca gente in giro, danno una sensazione di vecchio west.. ed è per questo che come cittadina è unica!
Dopo un giro nel mercato francese che ogni giorno affolla una delle piazze della città, ci dirigiamo verso il porto dove una simpatica signora ci allieta con le note del suo pianoforte, suonato su uno dei piani di uno dei tipici battelli che solcano il Mississippi (sì,esatto, quelli con un’enorme pala come propulsore!!!).
Dopo qualche spesuccia per voi amici lettori, torniamo in macchina e ci spostiamo verso Bourbon Street ovvero quella che dovrebbe essere la “strada degli artisti”…. ehmmm, qui ci sarebbe da capire esattamente cosa si intende per “artisti”, fatto sta che una strada “bordello” così non l’avevo mai vista.
Sembrava di essere in un film western dove donnine di facili costumi si affacciavano dalle balconate di legno chiamando i passanti alle loro grazie. Una Pigalle più rustica potremmo definirla, con un mix di musica che a Parigi manca.
Ovviamente non cediamo alle tentazioni (ciao mamme! : D ) e proseguiamo fino ad incontrare alcuni brakers che si esibiscono in numeri più che carini. Qualche musicista in realtà lo si incontra lungo la Bourbon Street ma nulla nega che se questa una volta era la strada dove la musica nasceva, oggi non è più così. Pur lontanissima dalle sue origini, comunque, la strada va vista.. magari senza bambini al seguito però… : D
Lasciamo, quindi, la Louisiana e ci rimettiamo on the road puntando la Florida…